Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago fa rientrare il Caseificio degli Altipiani del Vezzena di Lavarone.
Dopo ultre un decennio, con l’adesione del Caseificio di Lavarone, il Consorzio rafforza la compagine “montana” rintroducendo in Trentino la produzione di Asiago DOP Prodotto della Montagna, specialità prodotta sopra i 600 metri e continua nella tutela del patrimonio agricolo dei territori montani della denominazione d’origine.
Nato dalla fusione tra il caseificio di Lavarone ed i caseifici di Costa e Folgaria è costituito oggi da tredici soci di cui tre malghesi, il Caseificio degli Altipiani del Vezzena ha sede nell’altopiano di Lavarone a 1174 metri e raccoglie il proprio latte negli altipiani Cimbri di Vezzena, Folgaria, Lavarone Luserna con un importante apporto delle malghe durante il periodo estivo.
Nella valorizzazione dell’Asiago DOP Prodotto della Montagna, denominazione d’origine riconosciuta e tutelata dalla UE fin dal 2006, il ritorno del Caseificio degli Altipiani del Vezzena nel Consorzio di Tutela Formaggio Asiago rappresenta un importante passo in avanti.
Proprio per celebrare questa novità, il Caseificio degli Altipiani del Vezzena aprirà ufficialmente la prima forma di Asiago DOP Prodotto della Montagna il 7 settembre ad Asiago, nel corso di Made in Malga, la rassegna dedicata alle produzioni di montagna promossa dal Consorzio di Tutela che attira ogni anno decine di migliaia di appassionati.
“Tutto il Trentino ricade da sempre nel territorio della Denominazione di Origine Asiago DOP con produzioni di altissima qualità che vengono apprezzate in tutto il mondo – afferma Fiorenzo Rigoni, il Presidente del Consorzio di Tutela – Il ritorno del Caseificio degli Altipiani del Vezzena è un segnale di grande vitalità per il nostro Consorzio e insieme una conferma che il futuro della specialità passa attraverso la distintività di una produzione che esalta e tutela le unicità e le millenarie tradizioni del nostro bellissimo territorio”.
La Presidente del Caseificio degli Altipiani del Vezzena, Marisa Corradi ci tiene a sottolineare il percorso svoltosi per arrivare al riconoscimento e all’ingresso nel Consorzio Tutela raccontando:
“Da tempo il nostro Consiglio di Amministrazione macinava l’idea di ampliare la gamma di prodotti offerti alla clientela ma soprattutto di voler avere un formaggio che potesse fregiarsi della DOP. Il percorso è iniziato con la richiesta di adesione al sistema di controllo e certificazione alla DOP Asiago da parte del nostro caseificio e poi dei quattro allevamenti presenti a Lavarone. La motivazione di questa scelta parte dal rispetto del disciplinare che prevede di utilizzare unicamente il latte di due munte consecutive e quindi necessariamente di stalle dove la raccolta è giornaliera. Anche qui latte crudo parzialmente scremato che trasferirà al formaggio, lungo tutto il corso della stagionatura, i profumi delle essenze erbacee che le nostre vacche hanno mangiato. Solo latte a fieno di primo e di secondo taglio che integrato con cereali OGM free darà a questo formaggio il sapore della montagna. Così seguita nel dettaglio la procedura casearia prevista, il 31/05/2018, sono state prodotte le prime 25 forme. Il nostro percorso su questa strada è appena iniziato…il nostro impegno nella produzione di latte di qualità continua … il nostro sguardo rivolto al futuro ci fa sognare in un clamoroso successo.”
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